La storia è assolutamente vera. Avevo contattato in chat una signora di poco più di 40 anni e in breve l'argomento andò sul sesso chiedendole del marito e se non reclamasse che lei era in chat con me, rispose che a lui non interessava ciò che la moglie decideva di fare. Un paio di volte dopo l'iniziale contatto e sempre con l'argomento sesso in primo piano le chiesi di vederla, dato che avevamo scoperto di essere vicini di paese e lei mi rispose che sarebbe arrivata sicuramente ma accompagnata dal marito. Ok, non era certo un impedimento, anzi.. io infatti cercavo una coppia con lui cuckold e questa era una splendida occasione, pur non avendo la certezza che fosse una coppia aperta ma le chiaccherate con lei mi avevano lasciato immaginare che potessero esserlo.
Arrivammo quasi insieme al bar dell'appuntamento, un normale locale ma messo in ottima posizione davanti ad un laghetto poco frequentato, attorniato da molti prati pieni di verde e alberi che avvolgevano il posto. Lui non era molto alto e forse un po tarchiato mentre Lucia pur minuta era proporzionata e con le curve niente male, magra anche se non troppo alta d viso normale senza esser brutta (ma quando godeva diventata luminosa e il viso era raggiante, diventando davvero bella).
Dopo la chiaccherata di rito durante la bibita, li invitai ad uscire dal bar e fare due passi nel verde. Ridendo un po e portando la conversazione sulle disavventure degli slip chiesi a Lucia, vestita con gonna che arrivava al ginocchio e una camicetta, quale imtimo indossasse e se non le capitava mai di sentire i peli infilarsi dentro l'elastico delle mutandine. Ero convinto di aver tirato troppo la corda e mi aspettavo una reazione indispettita, ma il marito che passeggiava alla mia sinistra non acccennò nessuna disapprovazione di sorta. Se ne stava silenzioso camminando al mio fianco sinistro, mentre lei era alla mia destra. Mi rispose che era depilata e che non indossava slip di sorta. Dentro i pantaloni ebbi un guizzo e senza pensarci le dissi che avrei controllato volentieri. Il marito stesso, alla mia battuta, le chiese di farmi sentire che era come affermato, così mentre si camminava le misi una mano dentro la gonna e scesi a cercare la figa. Impresa leggermente faticosa per il movimento del camminare e per la strada non proprio pianeggiante, ma non avrei desistito per nulla al mondo. Era vero, niente slip! Mentre il mio invece si gonfiava completamente spinto da un improvviso desiderio. Da lontano alcuni ragazzi, nonostante fossero le 22 e i lampioni non fossero troppo luminosi, ci notarono e iniziarono a fischiare e ridere divertiti. Ma la mia mano non smise di frugare tra le cosce, per quanto mi fosse possibile, complice lei che tratteneva il fiato per facilitare l'entrata della mano infilata dalla cintura dentro la gonna. Una volta allontanati verso un albero e dopo un paio di curve del sentiero, il marito fece finta di andare a cercare qualcosa tra l'erba vicino al lago, lasciandoci volutamente soli, io invece misi la donna con le spalle contro l'albero e iniziai a palparla e baciarla. Non sapevo più cosa desiderare, se il toccarle il culo o tra ole gambe o il seno. Avevo cento mani che palpavano tutta la sua pelle e lei facilitava le cose come se fossimo stati due ragazzini eccitatissimi. L'avrei scopata lì, ma la presenza dei ragazzi, pur se lontani, non rassicurava nessuno di noi tre. Dopo averle messo l'uccello duro contro la pancia e sentire lei che si adeguava al mio corpo con tutto il suo, rimanemmo così per diverso tempo giocando con le sensazioni. Poi il marito si avvicinò e chiese di iniziare il ritorno. Rifacemmo la strada in senso inverso ma giunti alle panchine che guardavano il lago, chiesi di ritardare l apartenza ancora un momento e ci sedemmo, con lei in mezzo tra noi due, e lì seduti mi disse che tutto ciò che lei faceva era da fare con il marito partecipe, lei da sola non avrebbe mai accettato incontri. A me stava benissimo, figuriamoci. Ma la voglia di tutti e tre era così alta che ci teneva legati al desiderio di fare qualcosa subito. Chiesi a lei di sentire se il marito fosse eccitato toccandolo. Non lo dissi due volte; subito con la mano se ne accertò e il sorriso di lui affiorò sul viso. Io la lasciai solo mezzo minuto a palpare la carne di suo marito poi le presi l'altra mano libera e la portai sul mio uccello che reclamava la sua parte. Lei da brava femmmina iniziò a farci una sega ciascuno, muovendosi in contemporanea con le braccia su e giù: era evidente che voleva vederci godere in contemporanea e infatti lo fece, mentre con le nostre mani masturbavamo lei, anche se la mano del marito si ritraeva quando sentiva il mio contatto tra le cosce bollenti della femmina. Ci fece sborrare insieme soddisfatta mentre lei era salita sulle nuvole del piacere per la mia lenta masturbazione del suo sesso che aveva un'umidità del 1000 per cento. Due sere dopo ci vedemmo in una pizzeria, io e lei appaiati e il marito di fronte. Non ci volle molto per scendere con la mano ed iniziare a toccarla, era bagnatissima come il laghetto ed eccitata come una porcella. NOn erano le pizze che ci interessavano, ma ben altro! Viste le cose presi un po di pane e lo intinsi dentro il sesso, poi riferii al marito che era visibilmente eccitato anche lui, avendo visto la mia mano scendere verso le cosce aperte. Quando gli dissi che la stavo masturbando col pane sorrise e alla mia richiesta se avesse voluto mangiare quel pane, senza rispondere allungò la mano, confessando subito dopo che da tantissimo tempo non aveva avuto un'erezione così forte. Era più contento lui di noi due messi insieme!! credo che si sarebbe masturbato lì davanti a tutti!! Dopo la cena andammo in casa loro e immediatamente chiusa la porta lei si chinò sul mio uccello e lo prese in bocca per farlo indurire mentre il marito si ritirò in un'altra stanza molto discretamente. Ma quando andai in camera con lei lo chiamai chiedendogli di fare mille foto mentre la scopavo e mentre mi faceva splendide pompe (era davvero un'artista in questo campo) , cosa che fece volentieri e ci riprese avvicinandosi molto ai due sessi uniti. Lui era discreto e un po succube di lei, ma si notava che era contento di vederla cavalcare da me. E quando finimmo lui arrrivò con un asciugamano e la rinfrescò su tutta la pelle, parlandole sottovoce soddisfatto della serata.